Tutti i colori del centro di Caorle

Venezia, come forse dovrebbe essere ovvio, è una città unica nel mondo. Il fatto che sia costruita su delle palafitte, unita al suo inconfondibile stile architettonico, la rende unica nel suo genere, anche se molte altre città conquistano l’appellativo di “Venezia del nord / del sud / di questo fiume / di quello stato” solo perché si affacciano su dei canali.

Risulta quindi un po’ ironico che, quando si cercano delle Venezie alternative nel mondo, non venga menzionata una cittadina che, almeno nel suo centro storico, ricorda le colorate casette veneziane: Caorle.

Caorle stessa, dopotutto, non è poi così lontana dal campanile di San Marco, e si affaccia sul mare nel tratto di terra tra Venezia e Trieste, in mezzo a località turistiche famose come Bibione, Jesolo o Lignano.
E il turismo di certo non manca a Caorle, grazie alle sue due spiagge principali. Da una parte abbiamo la spiaggia di levante – parte dalla caratteristica chiesa in riva al mare, il santuario della Madonna dell’Angelo, e facendo un’ampia curva a U si lancia verso la laguna. E’ larghissima, lunghissima, costellata di hotel e in certi tratti bisogna perfino passare delle pur modestissime dunette per raggiungere le decine di file di ombrelloni, chissà quanti piccoli paesi in Italia non hanno così tanti abitanti quanto il numero delle persone che a Luglio e Agosto si trovano in questa spiaggia.

Altrettanto ampia è invece l’altra spiaggia, quella di ponente – più classica, nel senso che non fa curvature ed è tutta bella dritta, parte da vicino al centro ed è separata dalla fila di interminabili hotel, uno più bello dell’altro, da un percorso pedonale e ciclabile che è l’ideale per godersi il panorama della foresta di ombrelloni e del mare.

Probabilmente molti che ci passano le vacanze in queste spiagge non avrebbero motivo di desiderare di essere altrove – chi sta sulla spiaggia di levante ne ha una enorme a disposizione, larga e lunga, con gli hotel direttamente nelle vicinanze. E chi sta sulla spiaggia di ponente ha ugualmente a disposizione centinaia di metri di spiaggia, un hotel più bello dell’altro alle proprie spalle con barettini e locali sotto di essi, e un passaggio pedonale a tenere lontano le auto.

Quale sceglierei tra le due spiagge? …nessuna, in quanto rinuncerei ad entrambe se in cambio potessi stare nel coloratissimo centro storico che tanto ricorda Venezia più di altre città indicate come sua sostituta!

Come anticipato, infatti, girare tra le casette del nucleo più antico di Caorle significa immergersi pienamente nell’atmosfera veneziana, e qualche scatto ben angolato potrebbe addirittura venire spacciato come uno scorcio della città dei dogi, o di Burano. Le due spiagge immense sono entrambe ai lati del centro, in cui ci si imbatte quasi per caso – si gira attraverso gli hotel, notando la classica atmosfera da luogo di mare, magari ci si innamora di una fila di casette colorate una attaccata all’altra, in schiera, ma poi si passa una rotonda, si intravedono le prime case colorate e… inizia il viaggio nell’arcobaleno.

Non si trova infatti una casa banale o col colore uguale a quella adiacente qui nel centro, e quella che sembra un’unica larga via, ideale per accogliere masse di turisti che visitano i negozi e le gelaterie, ben presto si rileva un intreccio di vicoli e campi, esattamente come a Venezia, in cui è inevitabile perdersi e facendosi guidare solo dalla curiosità e dal desiderio della scoperta.

Si potrebbe forse suggerire un percorso preciso: si parte dalla via larga, più precisamente il Rio Terrà delle Botteghe, ci si gira in fondo alla chiesa tuffandosi nella stretta Calle Lunga (che merita dopotutto il suo nome), e poi si completa il giro passando per l’esterno ed essendo già così vicini al camminamento che porta alla spiaggia di levante (o a ritroso a quella di ponente).

Sarà tuttavia difficile mantenere questo percorso, in quanto prima di tutto non terrebbe conto dei vicoli interni e dei campi seminascosti, e poi perché basta prendere una stradina per trovarsi da tutt’altra parte. Il centro storico di Caorle ammalia, incuriosisce, conquista, e come una misteriosa dama a un carnevale si fa inseguire e cercare e una casa porta a un vicolo che porta a un campetto che porta a un ristorante, prima di ritrovarsi improvvisamente sulla via dello shopping o vicino al mare, o magari sul retro della chiesa.

Casette color pastello piccine e graziose, case più alte con le finestre decorate, porticine sceniche e super fotografate, negozietti sgargianti e ristoranti caratteristici dai cui tavolini ci si gode l’atmosfera unica della parte più antica di Caorle – non c’è un momento di noia e banalità in centro, e in un immaginario gioco carnevalesco della vicina Venezia, si può immaginare una caccia al tesoro di oggetti e simboli, magari avviata da una ragazza del posto che un visitatore sta cercando di conquistare: cercami vicino alla casa blu e gialla, passiamo la serata sotto l’effige del Re Sole, stella che dovrai cercare anche sulle pareti. Aspettami fuori dalla porticina viola, trova il simbolo di Roma e la bandiera della Serenissima, cantami una canzone sotto la piccola foresta di alberi dove ci siamo incontrati la prima volta e dove forse ti darò un bacio. Perditi con me nelle prime luci della sera dopo che il tramonto ha incendiato tutti i colori delle case e aspettiamo insieme il buio della notte.

La notte è destinata anche ad arrivare sui giorni più lunghi e intensi di Caorle, e già all’imbrunire si può godere della calma tipica del mare alla fine del giorno. Mare che diventa rosa come il cielo, con la spiaggia ormai deserta e gli ombrelloni chiusi, e quando si accendono le prime luci e ci si trova sui bastioni esterni si vede, da spettatore esterno, il calore dei ristoranti, delle abitazioni di cui si sbircia dentro le finestre mentre si passeggia vicino al mare.

Quando si raggiunge la spiaggia buia e deserta si scorgono in fondo le luci – quelle più vicine sono di Bibione, più in là si notano tenue ma presenti quelle più lontane… sarà la Slovenia, o forse la Croazia? dall’altro lato Venezia non si vede, ma è lì vicina da qualche parte, Venezia che comunque viene ricordata dal bellissimo centro storico di Caorle a cui si può ripensare mentre ci si gode l’inimitabile e calma solitudine notturna del mare di notte, sotto le stelle che brillano sulla gente ancora in giro che si gode gli stretti, affascinanti e incantevoli vicoli di Caorle.

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