Arco, la città sotto la rupe

Nel pensare a come presentare Arco, mi sono reso conto che mi è venuto in mente quello che avevo detto all’epoca per Chiusa e Villandro, e che si potrebbe applicare anche alla Strada del Vino: ovvero che il Trentino-Alto Adige è tutto bello, da esplorare se possibile in ogni sua valle, e che se le cinque città più famose rubano un po’ la scena (specie sotto il periodo natalizio), ci sono tantissimi posti ugualmente meritevoli di una visita.

Di certo non sconosciuta, ma forse non famosa come Bolzano o Trento, Arco è una bellissima e pittoresca cittadina, la cui caratteristica principale la si vede già da lontano: Arco infatti si sviluppa sotto l’imponente e ripida rocca sovrastata dalle rovine del suo Castello, una rupe che si scorge benissimo sia salendo da Riva del Garda, che scendendo per le strade della Paganella o della valle del fiume Sarca.

E cosa si scopre una volta che si è proprio sotto alla rupe, e il paese di Arco compare e lo si può finalmente esplorare a piedi? non ci vuole molto per raggiungere il centro, dominato dall’imponente e bellissima Collegiata dell’Assunta che svetta alta e regale come un duomo; nulla da invidiare ad altre chiese di città più grandi e famose, senza contare che la si può ammirare sia dal retro, dove si apre sul parco che dà un tocco di verde al cuore della città, che da davanti, la vera e propria facciata accessibile dalla piazza centrale.

Tutto intorno alla chiesa ci sono i palazzi storici del centro, quindi anche solo girarci intorno è una bella e ricca immersione nel cuore di Arco; si può come detto sostare nel parco dietro alla chiesa, nei ristoranti sul fianco o se è estate alla gelateria davanti alla chiesa, dissetandosi magari alla bella fontana a fianco della stessa. 
Il tutto ovviamente in bella vista della rocca e del castello, che svetta su tutto il borgo e anche sulla via principale, quella piena di negozi e dedicata al pittore Segantini, figlio illustre di Arco.



C’è tutto racchiuso nel centro insomma: la chiesa, la piazza principale, i bei palazzi e la via dei negozi, che si conclude con una bella chiesetta davanti al fiume Sarca e che volendo può essere un altrettanto valido punto di partenza per esplorare Arco, partire da fuori e poi arrivare in centro, magari per una via parallela che offre anch’essa scorci interessanti e palazzi eleganti prima di riportare alla chiesa da dove iniziano un po’ tutti i percorsi della Arco antica.

Tuttavia per bello che sia visitare Arco, non si può non ignorare la rupe che incombe sulla città, sempre lì ben visibile con le affascinanti rovine del castello a stimolare la fantasia… e allora prima o poi bisogna soddisfare la curiosità di scoprire com’è la vista da lassù, e salire in cima al castello di Arco.

La strada parte dal centro cittadino e si snoda attraverso degli uliveti; si è protetti quindi dal caldo nel caso si salga nei mesi estivi, e già dopo poche curve il panorama inizia a farsi interessante mentre i tetti della città si abbassano, e si inizia a scorgere meglio il paesaggio intorno ad Arco, grazie anche ad una terrazzina panoramica come quelle che si vedono in cima ai fiordi norvegesi. Ad ogni curva che si compie la vista diventa sempre più ampia e il castello si fa più vicino, e finalmente lo si raggiunge dopo un’ultima rampa e accedendo al largo spiazzo erboso (tra l’altro ad accesso gratuito) che è anche sede di concerti, in uno scenario assolutamente unico e imperdibile.



Per bella che già sia la vista da questo spiazzo, conviene entrare al castello vero e proprio, e girare per le rovine di quello che all’epoca doveva essere certo un castello da favola, e il cui fascino sopravvive camminando sull’erba nuda dove una volta invece c’erano i pavimenti di sale lussuose, piuttosto che una chiesa o stanza da cui c’era una vista stupenda che ora si ammira a cielo aperto e senza ostacoli. La fortuna del castello di Arco è sparita da secoli, ma le sue rovine rimangono e il castello continua a vivere nell’immaginario di chi lo visita e con la fantasia vede risorgere mura che non ci sono più, e popolarsi stanze che ora hanno pareti d’aria e un soffitto di nuvole.

Vale la pena faticare un po’ per arrampicarsi fino alla torre più alta del castello, da cui si nota per bene tutta la valle del Sarca sul retro, e da davanti invece si ha l’intera Arco ai propri piedi con una vista che in fondo raggiunge il lago di Garda (e pazienza se c’è un’altra rocca, quella del monte Brione che svetta su Riva del Garda, a bloccare la visuale del lago). Una visita ad Arco è bellissima anche se non si sale al castello, ma solo dopo avere fatto la neanche troppo ripida o lunga salita in cima alla rupe che si apprezzerà ancora di più questa cittadina, grazie alla vista eccezionale, stupenda e capace di ripagare di ogni fatica che per tanti decenni è stata la quotidianità dei signori di Arco. Io già la conoscevo Arco, c’ero stato più volte, ma sapevo che prima o poi dovevo visitarne il castello e averlo fatto in una splendida e perfetta giornata estiva, ammirando panorami aperti e favolosi dal punto più alto della rupe, è stata una soddisfazione immensa.

Ma quand’è il momento migliore per andare ad Arco? d’estate o d’inverno? non fa differenza, Arco è bella anche in versione natalizia! torno al discorso iniziale sul fatto che sì, le “cinque stelle” dei mercatini di Natale (Bolzano, Bressanone, Merano, Vipiteno e Brunico) sono imbattibili, ma il Natale ad Arco è altrettanto bello e pittoresco.

E come potrebbe non esserlo? gli ingredienti ci sono tutti: la già bella cornice del centro storico si presta non solo ai mercatini le cui casette in legno sono dislocate intorno alla chiesa, ma è il centro stesso a fare da palcoscenico a spettacoli di luci. La chiesa cambia colore e sul suo retro viene proiettato un presepe, le facciate dei palazzi vengono illuminate da scritte e decorazioni, e ovviamente una miriade di luci, che siano quelle dell’albero di Natale in piazza o delle vie del centro, scaldano la notte e l’atmosfera.

E’ bellissimo trovarsi in questo mini villaggio natalizio, è fiabesco e pittoresco vedere il centro trasformarsi e diventare un’enorme addobbo festivo, prendendo nuova vita col calare della sera e illuminandosi a festa incantando i visitatori e di certo non solo i bambini. In Trentino-Alto Adige le montagne e lo stile antico dei centri cittadini già si presta a fare da sfondo ideale per i mercatini di Natale, ma ad Arco non si limitano a fare lo stretto indispensabile, e l’intera città viene addobbata a festa e diventa uno dei luoghi più belli della regione durante il periodo estivo. 



Del resto la sua bellezza non svanisce certo negli altri mesi dell’anno, come abbiamo visto: d’estate ci si può rinfrescare al vicinissimo lago di Garda e passeggiare per le vie del centro, d’inverno si ritorna per ritrovarsi in una fiaba natalizia, sempre sotto lo sguardo di quel castello ben visibile dal basso che, una volta raggiunto, regala una splendida e impareggiabile vista da aggiungere ai propri ricordi del meraviglioso Trentino-Alto Adige. 

 

Un pensiero su “Arco, la città sotto la rupe

  1. E’ a circa 60 km da me! Mi sono promesso più volte di andarci ma ancora non ho potuto. Dalle immagini sembra bellissima :)

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